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8 MARZO – SPECIALE TRATTAMENTO BENESSERE

8 MARZO

QUESTO TRATTAMENTO

SARà DISPONIBILE AL PREZZO SPECIALE DI 80€

ANZICHE’ 120€

FINO AL 30/06/2015

SOLO PER CHI SEGUE LA PAGINA

FACEBOOK  – fabio scotini massaggi.

festa della donna

RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO

SVEDESE E NON SOLO :
il massaggio rinforza
il sistema immunitario

Non solo rilassa e genera benessere: il massaggio sarebbe anche in grado di stimolare il sistema immunitario, rendendo l`organismo più forte contro malattie e infezioni di diverso tipo. A sostenerlo uno studio pubblicato su Journal of Alternative and Complementary Medicine dai ricercatori del Dipartimento di psichiatria e Neuroscienze comportamentali del Cedar-Sinai Medical Center Los Angeles (California, Usa) guidati da Mark Rapaport, secondo cui i massaggi, se vigorosi al punto giusto, sarebbero in grado di diminuire i livelli degli ormoni legati ad aggressività e stress e potenzierebbero l`attività dei linfociti, migliorando le prestazioni del sistema immunitario e riducendo i livelli di citochine infiammatorie.

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Lo studio è stato condotto su due gruppi di adulti statunitensi, uno formato da 29 persone sottoposte a sessioni di 45 minuti di massaggio svedese – piuttosto vigoroso, usato anche dagli sportivi per il recupero muscolare – e altre 24 sottoposte a massaggi della stessa durata, ma molto più leggeri.

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Dei volontari sono stati analizzati campioni di saliva e sangue prima, durante e dopo i massaggi: ed è emerso che coloro che avevano ricevuto il massaggio svedese hanno fatto registrare, insieme a un aumento dei linfociti, una significativa diminuzione dei livelli dell`ormone arginina vasopressina (collegato al comportamento aggressivo), del cortisolo (ormone dello stress) e delle citochine (proteine infiammatorie che vengono stimolate dai globuli bianchi).
di Miriam Cesta

CONTRATTURA MUSCOLARE… MEGLIO PREVENIRLA !!!

COS’E’ ?

Contrattura muscolare: contrazione involontaria, insistente e dolorosa di uno o più muscoli scheletrici. Il muscolo coinvolto si presenta rigido e
l’ipertonia delle fibre muscolari è apprezzabile al tatto.

La contrattura è di per sé un atto difensivo che insorge quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico. L’eccessivo carico innesca un meccanismo di difesa che porta il muscolo a contrarsi.

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Contrattura muscolare  :   Le cause predisponenti possono essere di natura meccanica e/o metabolica ma non sono state ancora definite con chiarezza.

Ciò che si sa è che sono in qualche modo
correlate ai seguenti fattori:
mancanza di riscaldamento generale e specifico
preparazione fisica non idonea
sollecitazioni eccessive, movimenti bruschi e violenti
problemi articolari, squilibri posturali e muscolari, mancanza di coordinazione
La contrattura è la meno grave tra le lesioni muscolari acute poiché non causa alcuna lesione anatomica alle fibre.

Ciò che si verifica è semplicemente un aumento involontario e permanente del loro tono.

I SINTOMI

Il soggetto colpito da una contrattura avverte un dolore modesto e diffuso lungo l’area muscolare interessata.
L’ipertonia viene percepita piuttosto chiaramente e l’atleta lamenta una mancanza di elasticità del muscolo durante i movimenti. La palpazione consente di apprezzare l’aumento involontario del tono muscolare e di evocare dolore soprattutto in alcuni punti (trigger point attivi).

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Il dolore è tollerabile e non impedisce il proseguimento dell’attività sportiva. Tuttavia per allontanare il rischio di complicazioni è bene
sospendere immediatamente l’allenamento o la competizione.

COSA FARE :

Anche in questo caso il riposo è la terapia più efficace. Per guarire da una contrattura normalmente sono sufficienti 3-7 giorni di stop,
che potrebbero diventare molti di più se non si rispettano i giusti tempi di recupero.
Inutile e controproducente continuare a svolgere le attività
sportive che evocano fastidio o dolore alla zona interessata.

Per accelerare il recupero sono utili tutte quelle attività che consentono di allungare la muscolatura e di favorire l’afflusso di sangue ai muscoli.

Una attività aerobica moderata abbinata a qualche esercizio di allungamento aiuta a distendere la muscolatura sia direttamente (stretching) che
indirettamente (iperemia locale).
L’ ideale sarebbe associare anche un massaggio decontratturante al termine dell’attività in modo da allentare le tensioni muscolari
ed ottenere benefici anche a livello antalgico.

Sottoporsi ad un trattamento con il TAPYNG KINESIOLOGICO, che lavorando in modo meccanico e senza ausilio di farmaci, da beneficio nell’area interessata senza causare le classiche problematiche dovute alle controindicazioni dei medicinali.

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Sicuramente utili, ma da utilizzare solo nei casi più gravi e sotto controllo medico, sono i farmaci antinfiammatori (FANS) e miorilassanti che
con la loro azione contribuiscono a distendere la muscolatura.
Tra le terapie fisiche utili per accelerare i tempi di recupero ricordiamo, l’elettroterapia, la ionoforesi e lo stretch and spray, massaggi sportivi (solo dopo il termine della fase infiammatoria).
Se la sintomatologia non scompare dopo 10 giorni di trattamento conservativo (riposo), è bene sottoporsi a visite specialistiche per accertarsi che
non vi siano lesioni muscolari ben più gravi o che il dolore non sia la conseguenza di un altro problema (sindrome miofasciale, squilibri
posturali, problemi articolari, ecc.).

CONTRATTURE E CRAMPI :

La sintomatologia della contrattura è simile a quella del crampo dalla quale differisce solo per alcuni aspetti:
per la causa di insorgenza che per i crampi è più legata a fattori energetici/metabolici
per i tempi di guarigione (molto più lunghi per la contrattura)
per il dolore avvertito (molto più violento in caso di crampi)
per le conseguenze sulla prestazione (mentre in caso di contrattura il soggetto riesce a riprendere l’attività senza particolari problemi in caso
di crampi l’interruzione è quasi inevitabile)
Spesso anche il confine tra contrattura e stiramento è sottile e può accadere che un semplice ipertono nasconda l’elongazione di alcune fibre
muscolari.

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PREVENIRE LA CONTRATTURA MUSCOLARE E’ MEGLIO CHE CURARE

La prevenzione delle contratture è rivolta all’eliminazione dei fattori
predisponenti e/o perpetuanti:

eseguire sempre un adeguato riscaldamento,

assicurarsi di essere nelle condizioni fisiche idonee per sostenere lo sforzo,

coprirsi adeguatamente nei mesi invernali e, se necessario, utilizzate pomate specifiche durante la fase di riscaldamento,

concedersi i giusti tempi di recupero e di rigenerazione,

cercare di correggere eventuali squilibri muscolari e/o articolari,

concedersi, periodicamente, massaggi specifici sulla muscolatura. In modo da mantenere una certa elasticità muscolare, garantire un costante flusso sanguigno in ogni fibra muscolare, eliminazione di tossine residue post allenamento, e l’eliminazione di ogni eventuale contrattura in fase iniziale.

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DOLORE MUSCOLARE ALLA SCHIENA.. CONSIGLI!!!

 

DOLORI MUSCOLARI ALLA SCHIENA

Una patologia che riguarda oltre quindici milioni di italiani :

con la frase “ho mal di schiena” si indica un sintomo nevralgico di varie tipologie, nel nostro paese è la prima causa di assenteismo dal lavoro e la seconda di invalidità.

IL PRIMO CONSIGLIO E’ DI NON SOTTOVALUTARE I SEGNALI CHE IL NOSTRO CORPO CI INVIA,

ED UN SEMPLICE CONTROLLO DA UNO SPECIALISTA CI POTRA’ INDIRIZZARE VERSO LE GIUSTE
CURE PER UNA MIGLIORE QUALITA’ DELLA VITA.

Se non ci sono altre cause evidenti, l’origine del mal di schiena può essere riassunta in tre principali aree :

FUNZIONALE

La classica discopatia, causata da un prolasso o un ernia del disco.

L’ernia discale colpisce in maggioranza, maschi tra 35 e 50 anni. La zona lombare è di frequente la più colpita e si ripercuote sui nervi che che si diramano dalla zona lombare alle gambe, nervo sciatico.

POSTURALE

Dovuto ad abitudini, comportamenti e posizioni sbagliate:   dall’uso di sedute errate, materassi troppo morbidi, posture scorrette, dipese in maggioranza dalle attività lavorative, e da movimenti errati come sollevare un peso.

PSICOLOGICO

Altra causa per il mal di schiena è PSICOLOGICA,  dovuta ad agenti stressanti di varia natura.

E’ scientificamente provato, e si può notare facilmente facendo un po di attenzione, che il nostro stato emotivo influenza le nostre posture:

modo di camminare, di star seduti, postura delle spalle, posizione del collo ed altre.

A lungo andare la nostra muscolatura si adatterà alle posture sbagliate, facendo in modo che quella posizione la sentiremo come la più comoda : SBAGLIATO !!!

Così facendo ci creeremo contratture ed infiammazioni muscolari in varie parti del corpo, senza capirne il motivo.  La circolazione sanguigna e linfatica subirà dei problemi dando origine a formicolii o a ritenzione idrica in varie parti del corpo.

UN EFFICACE SISTEMA PER RIACQUISIRE  ELASTICITA’ MUSCOLARE ED ELIMINARE LE TENSIONI, SENZA USO DI FARMACI,  E’  IL MASSAGGIO SPECIFICO PER QUESTO TIPO DI DISTURBO FATTO DA UN PROFESSIONISTA DEL SETTORE.

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UN VALIDO AIUTO PER LA SCHIENA E’ DATO ANCHE DAL  “TAPING KINESIOLOGICO o NEUROMUSCOLARE” http://www.becomeok.it/?p=483 .

EFFICACE CONTRO IL DOLORE, INFIAMMAZIONE E RIATTIVAZIONE CIRCOLATORIA.

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SIGNIFICATO DI ” SPA “

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Al giorno d’oggi tutti, o quasi, sanno a cosa ci si riferisce con il termine SPA o comunque viene immediatamente associato all’idea di un centro termale o un’azienda che si occupa di cure idroterapiche e servizi di benessere e cura del corpo.

Se ci si ferma a pensare al significato della parola SPA, la sua composizione suggerisce un’etimologia legata ad un acronimo e, precisamente, secondo alcune fonti le lettere SPA starebbero per “Salus per aquam“, ovvero Salute per mezzo dell’acqua o Salute attraverso l’acqua, acronimo che, in effetti, rispecchia esattamente il senso della parola.

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In realtà, il termine deriva dalla città di Spa, situata nella parte orientale del Belgio, famosa fin dai tempi antichi per le sue acque minerali. La città si sviluppò proprio grazie a questa sua ricchezza, che favorì l’afflusso di molti turisti inglesi e del relativo commercio. Fin dal XVI secolo, il nome della città di Spa è divenuto, quindi, un termine generico per il termalismo, sia in inglese che nelle altre lingue.
La passione per le terme e per i benefici delle acque è nata invece tra gli antichi romani, che ne approfittavano per riposare, socializzare e curare il proprio corpo.

Insomma, che sia un acronimo o meno, il termine SPA è comunque associato da tutti alle acque e al benessere, un’idea di tranquillità e relax; ora non resta che trasformare l’idea in realtà concedendosi un po’ riposo.

Fonte articolo  :
http://www.spaitaliawellness.com/cosa-significa-spa-salus-per-aquam/

ANTICO MASSAGGIO TERMALE ROMANO

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L’ANTICO MASSAGGIO TERMALE ROMANO® ci porta, in una sorta di trasposizione temporale,

all’interno delle terme che il popolo della Roma antica   utilizzava per ottenere relax e bellezza.
MENS SANA IN CORPORE SANO ‹… kòrpore …› (lat. «mente sana in corpo sano»).
– Notissima sentenza, tratta da un verso di Giovenale (Sat. X, 356):
Orandum est ut sit mens sana in corpore sano
(«bisogna chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano»),
ripetuta assai spesso o assunta come motto, con significati varî e in appoggio a teorie diverse (l’esercizio fisico è condizione indispensabile per l’efficienza della facoltà
spirituale;
l’igiene mentale dev’essere sempre accompagnata da un’adeguata igiene fisica; non si deve affaticare troppo la mente nello studio a danno della salute fisica; ecc.).

Gli antichi romani sono stati gli ideatori del Wellness, avevano chiaro cosa si doveva fare per ottenere salute e bellezza e, tra i vari impegni,
v’era di certo il massaggio che aveva largo uso all’interno degli stabilimenti termali.

L’ANTICO MASSAGGIO TERMALE ROMANO® era quindi un trattamento di pulizia e bellezza in uso sia agli uomini che alle donne. Infatti gli schiavi addetti al massaggio
s’occupavano ognuno di una parte di questo, chi depilava, chi raschiava, chi premeva, chi percuoteva.

E’stato necessario formulare il trattamento unendo le varie parti in un’unica sequenza che ingloba tutte le professionalità dell’epoca.
Un trattamento completo di bellezza e benessere, tradotto dallo studio di testi antichi di medici romani come Galeno e Celso.

Le manualità e i prodotti (naturali e non cosmetici) utilizzati, sono stati riordinati in base alle indicazioni del medico antico Galeno. Il
trattamento ha lo scopo di rendere bellezza alla pelle e vitalità al tono dell’umore, utilizzando particolari manualità che spaziano dalla spremitura, alla “raschiatura”, alla frizione e all’unzione.

Obiettivo del trattamento è la bellezza, il drenaggio dei liquidi in eccesso, l’elasticità cutanea, la riattivazione e stimolazione della circolazione sanguigna, a rendere la pelle compatta e tonica.

Storia del massaggio

Storia del massaggio: il più antico e naturale sistema di cura

La parola massaggio sembra derivare dall’arabo “mass” o “mash” (frizionare, premere) o dal greco “masso” (impastare, maneggiare).

I benefici fisici e psicologici di questa pratica sono stati riconosciuti fin dall’antichità, tanto che si può senz’altro affermare che l’arte medica abbia avuto inizio proprio col massaggio.

Nel “Kong Fou”, testo cinese del 2698 a.C., vengono descritti esercizi fisici e vari tipi di massaggio, il cui scopo era il raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico.

Nel XVIII secolo a.C., nel testo sacro L’Ayur-Veda, Brahama raccomanda ai suoi discepoli il massaggio a scopo igienico.

Anche la letteratura medica di Egiziani, Persiani e Giapponesi contiene spesso riferimenti ai benefici effetti del massaggio. Basandosi su conoscenze limitate sulle funzioni del corpo, i primi medici erano tuttavia in grado di utilizzare il massaggio in modo efficace per la cura dell’affaticamento, delle malattie e dei traumi.

Ippocrate (406 a.C.) – medico greco padre della medicina moderna – descrisse “l’anatripsis”, letteralmente “frizione verso l’alto”, come pratica più efficace rispetto allo stesso movimento effettuato verso il basso sugli arti, dimostrando di aver intuito il meccanismo della circolazione linfatica e sanguinea dimostrato poi da Harvey all’inizio del XVII secolo d.C.. Nei suoi scritti, Ippocrate confermò le virtù del massaggio dedicando alla pratica massoterapica importanti osservazioni, anch’esse confermate molti secoli dopo la sua morte. Egli scriveva “i medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio” e, ancora, “Il rimedio è applicabile ai mali acuti come a quelli cronici e alle varie forme di debolezza, poiché queste cure hanno potere rinnovatore e rinvigoritore. Mi è spesso sembrato, mentre stavo così curando i miei pazienti, come se le mie mani avessero la singolare proprietà di estrarre i prodotti di rifiuto e le diverse impurità raccolte nelle parti malate”.

In Europa, per tutta la durata dell’Impero Romano, questa pratica è stata un elemento importante per la cura della salute, tanto da porre il “massista” sullo stesso piano del medico; e se ne parla molto nei documenti di tale periodo. Mentre in Oriente la tradizione del massaggio fu portata avanti, nei paesi occidentali il culto di questa pratica si interruppe durante il Medioevo, quando l’oscurantismo portò a disprezzare e rinnegare i bisogni del corpo e i piaceri della carne, concentrandosi esclusivamente sulla sfera spirituale (creando così una frattura nell’individuo); occorse quindi attendere il Rinascimento e il XVI secolo per assistere al ritorno del massaggio in ambito terapeutico (principalmente in Francia e nord Europa).Nel XX secolo, i grandi progressi compiuti dalla medicina convenzionale posero inizialmente in secondo piano le terapie tradizionali, che erano state praticate per secoli, così che la maggior parte della popolazione occidentale, abbagliata da ciò, fino a qualche decade fa, conosceva a stento il valore terapeutico del contatto umano.

Tuttavia attualmente il massaggio sta vivendo un momento di vigorosa rinascita, grazie a un forte bisogno di ritorno ai valori “naturali”, soprattutto come reazione alle condizioni di intenso stress e di abuso di farmaci imposti dall’attuale società. Oggi, la moderna ricerca scientifica ha definitivamente riconosciuto il massaggio come terapia efficace, definendone i meccanismi d’azione, le indicazioni e le controindicazioni cliniche. Non solo, le sempre più numerose e recenti scoperte sull’importanza di matrice extracellulare e sistema connettivo nell’intera fisiologia del corpo umano, stanno riportando coloro che sono in grado di agire profondamente su di essi (con tecniche di movimento e/o di massaggio), all’antico ruolo di primaria importanza nell’ambito della massoterapia.

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Controindicazioni e zone interdette al massaggio classico

Il massaggio può comportare, nei seguenti casi, l’accentuazione dei sintomi:traumi recenti (occorre aspettare riparazione tessuto),processi infiammatori acuti (di origine traumatica, infettiva o allergica),gravi flebopatie (flebiti o tromboflebiti),insufficienza cardiaca con edema agli arti inferiori (edema di natura secondaria),patologie del sistema nervoso centrale (SNC) a evoluzione spastica (in realtà più correttamente tale controindicazione è da riferirsi solo a talune manualità, in particolare a quelle che comportano un aumento del tono muscolare),gravi necrosi (per il pericolo di eccesso di eliminazione di sostanze proteiche),processi febbrili (per il pericolo di aumento della temperatura locale),neoplasie (per il supposto ma non dimostrato pericolo di diffusione linfatica delle metastasi),dermatiti o dermatosi (per il pericolo di irritazione, relativamente alle dermatiti e le dermatosi pruriginose, e di contagio, relativamente alle dermatiti infettive).

Di norma si definiscono zone interdette al massaggio (in quanto potrebbe risultare fastidioso o dannoso): tutte le salienze ossee (malleoli, cresta e piatto tibiale, rotula, grande trocantere del femore, cresta iliaca, apofisi spinosa delle vertebre, osso sacro, sterno, clavicola, scapola, gomito-olecrano) e i punti di affioramento di organi vascolari, nervosi e linfatici (cavo popliteo, cavo inguinale, cavo ascellare, cavo o fossa retro-claveolare), organi sessuali.Zone semi-interdette al massaggio, ovvero da massaggiare con particolare cautela, vengono invece considerate: la faccia antero-laterale del collo, la zona retro-auricolare, il solco tibiale e la zona anteriore del gomito.

RISCALDAMENTO MUSCOLARE prima dell’allenamento.

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RISCALDAMENTO MUSCOLARE

Eseguire un buon riscaldamento, prima dell’attività sportiva, è fondamentale.

Durante il riscaldamento infatti, l’organismo si prepara per quello che sarà l’allenamento vero e proprio, richiamando sangue nei muscoli, lubrificando le articolazioni e rendendo più elastici muscoli e tendini.

Sarà più agevole compiere l’attività sportiva e si eviteranno strappi e stiramenti.

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La durata del riscaldamento muscolare non dovrebbe essere inferiore ai 15 minuti, e sarà costituito dall’esecuzione blanda e tranquilla di movimenti preparatori.

Oltre agli altri vantaggi enunciati, il riscaldamento consente al cuore di adattare ed incrementare la sua frequenza cardiaca in maniera graduale, sino a raggiungere quello che sarà il ritmo cardiaco in allenamento.

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Parimenti, conclusa la parte centrale dell’allenamento, prima di iniziare lo stretching, sarà opportuno eseguire esercizi a bassa intensità, finalizzati a riportare la frequenza cardiaca al suo ritmo fisiologico in maniera altrettanto graduale.

Tali operazioni divengono particolarmente importanti in quelle discipline che mantengono una costante accelerazione cardiaca, es. fondo, spinning, ecc.

Nel caso di gravosi impegni sportivi, tipici di competizioni o di discipline che stimolano in maniera predominante alcuni distretti corporei, ma anche prima di allenamenti specifici con i sovraccarichi, ad un riscaldamento generale faremo seguire un riscaldamento specifico, che interessi in modo particolare le aree muscolari ed articolari di interesse proprio della disciplina praticata.

Massaggio al viso.. benefici estetici e psicologici

FABIO SCOTINI MASSAGGI PROFESSIONALI FIRENZE

MASSAGGI PROFESSIONALI

MASSAGGIO AL VISO: antirughe e rilassante. Tutti i benefici per il viso.

Il massaggio facciale comporta molti benefici per il viso. Approfondiamone le proprietà antirughe, rilassanti, rassodanti  e le tecniche fai da te con cui realizzare tale pratica antichissima.   Storia e origine del massaggio facciale.   Già dal III secolo a.C, nell’antica Cina, i massaggi erano praticati allo scopo di guarire alcune malattie e come validissimo supporto per la cura estetica. Da allora la pratica del massaggio ha continuato ad interessare studiosi e saggi di ogni parte del mondo, generando oggi due filoni principali:  uno, che deriva da antiche filosofie orientali, secondo le quali attraverso   la stimolazione di determinate parti del corpo e del viso si libererebbe   l’energia che ogni uomo custodisce in sé;    l’altro, di stampo occidentale, sulla base di ricerche ed esperimenti,   ritiene che il massaggio stimoli la circolazione sanguigna e linfatica, con   tutte le conseguenze positive legate ad un miglioramento del sistema   circolatorio.    Oggi noi conosciamo l’importanza che i massaggi rivestono per la salute e la bellezza, anche se spesso, la maggiore concentrazione su parti del corpo come le gambe ed i glutei, ci porta a trascurare la cura del viso; eppure sono numerosissime le donne che arrivate alla mezza età ricorrono alla chirurgia e ad inezioni volte a tonificare e levigare il viso. Forse ci si accorge troppo tardi che la bellezza del viso è forse ancora più importante di quella del resto del corpo, considerato che è proprio con le espressioni del viso, con gli occhi e con il sorriso che ogni giorno comunichiamo con gli altri.   Il viso rappresenta il nostro biglietto da visita e una cura adeguata può aiutare a mantenerlo giovane e piacente, anche in età avanzata. Il massaggio al viso, unito alla giusta scelta di creme e lozioni, è un ottimo metodo per curare la salute e l’aspetto del volto.   I benefici del massaggio per la pelle del viso.

I benefici apportati dai massaggi facciali sono evidenti, siano questi interpretati in chiave spirituale o scientifica. La pelle del viso, massaggiata in modo costante e regolare per alcuni mesi, appare più liscia, luminosa e tonica, questo perché è realmente più in salute. Il massaggio riattiva la microcircolazione, rendendo la pelle più tonica, massaggiare la pelle del viso, con creme e lozioni, idrata la pelle evitando problemi legati alla secchezza. Inoltre il massaggio, soprattutto se effettuato con sostanze granulate, effettua anche una sorta di peeling, favorendo l’eliminazione di tossine e cellule morte, accumulate durante la giornata.   Effettuati in modo costante durante il corso della vita, i massaggi prevengono o quantomeno rallentano la formazione di rughe e la generale decadenza della pelle del volto, perché stimolano la produzione dell’elastina e del collagene, sostanza che donano elasticità alla pelle.   Oltre ad essere un ottimo rimedio preventivo contro l’invecchiamento della pelle, la pratica dei massaggi è utile per alleviare dolori e tensioni facciali e della testa, causati da posizioni errate tenute per lungo tempo o per la necessità di tenere la stessa posizione durante la giornata, ma anche per affaticamenti e tensioni muscolari dovute a nervosismo ed ansia. Quindi tossine, stress, dolori, ed invecchiamento possono essere alleviati dal MASSAGGIO AL VISO.

Centro specializzato FABIO SCOTINI MASSAGGI PROFESSIONALI,

Via Alcide De Gasperi 6, Bagno a Ripoli  Firenze,  Zona V.le Europa.

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Massaggi Professionali Firenze

FITBOXE per dimagrire e non solo..

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Fitboxe: cos’è? Fa dimagrire? Benefici e controindicazioni.

Cos’è la fitboxe? Scopriamo benefici e controindicazioni di questa disciplina.
Fa veramente dimagrire? Quante calorie si bruciano? E quali sono gli esercizi
caratteristici di questa tipologia di allenamento recente, ma ormai popolare tra
le donne, che unisce i fondamenti delle arti marziali all’aerobica?

Fitboxe: origini e curiosità.

La Fitboxe è oggi tra le attività più diffuse e praticate in tutte le palestre
italiane, nonostante la sua invenzione sia abbastanza recente. La caratteristica
distintiva di questa disciplina, che ne ha determinato l’immediato successo, è
quella di fondere tra loro tecniche tipiche delle arti marziali ed attività
aerobica.

In cosa consiste?

Questo mix esplosivo ha letteralmente stravolto il mondo del fitness, inserendo
al suo interno un’attività che conservando tutti i vantaggi tipici di un lavoro
aerobico, come il potenziamento muscolare o i benefici per il sistema
cardiovascolare, offre un modo nuovo e divertente per imparare tecniche di
autodifesa. Una delle più grandi innovazioni portate dalla fitboxe consiste
infatti nel suo avere aperto al mondo femminile l’universo delle arti marziali,
e al maschile quello dell’aerobica.

Altra caratteristica particolare di questa disciplina è che è una delle poche ad
essere stata inventata in occidente e poi esportata anche in oriente.

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Le tecniche di autodifesa.

Durante una lezione di fitboxe le tecniche di autodifesa vengono applicate
sferrando calci, pugni e ginocchiate contro l’apposito sacco a tempo di musica,
creando alle volte delle vere e proprie coreografie. I colpi della fit boxe
infatti possono essere schematizzati in 4 macrocategorie:
Pugni,
Gomitate,
Calci,
Parate.

All’interno di ognuna di queste categorie rientrano colpi che vengono sferrati
da angolazioni diverse, ad esempio frontale, laterale etc.. Il cuore della
lezione consiste quindi nel ripetere, a ritmi abbastanza sostenuti, delle
sequenze di colpi facendo cosi lavorare praticamente tutte le fasce muscolari.
Questo tipo di attività fa si che il soggetto svolga contemporaneamente attività
aerobico e lavoro per la tonicità muscolare.

Allenamento aerobico:
favorisce il dimagrimento contribuendo a bruciare i grassi,
stimola il sistema cardiocircolatorio,
aumenta la resistenza.

Lavoro sulla tonicità muscolare:
la potenza dei colpi infatti aiuta a sviluppare la potenza dei muscoli.

la fitboxe fa dimagrire? Una disciplina per bruciare calorie:

Come ogni allenamento aerobico la fitboxe aiuta a bruciare grassi ed aumenta la
massa muscolare.

Mediamente in una singola lezione, che dura dai 50 ai 70 minuti, si possono
bruciare dai 250 alle 500 calorie.

Naturalmente per avere un effettivo dimagrimento la disciplina va associata ad
una dieta sana ed equilibrata.

I benefici della fitboxe.

Il grande successo di questa disciplina è legato però soprattutto al gran numero
di benefici che si possono ottenere praticandola.

Benefici per la salute:
Miglioramento del sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Dimagrimento.
Sfogo delle tensioni e dello stress con conseguente miglioramento dell’umore.

Benefici estetici:
Maggiore tonicità e definizione muscolare:

Benefici pratici:
Imparare tecniche di autodifesa (sebbene si “combatta” contro un sacco
infatti la fitboxe è una disciplina ricca di insegnamenti pratici che
potenzialmente potranno risultare molto utili soprattutto alle donne).
Divertirsi.

Lezioni di Fitboxe: tempi e frequenza dell’allenamento.

Solitamente l’intera lezione di fitboxe ha una durata che oscilla tra i 50 ed i
70 minuti. Per un allenamento davvero efficace e soprattutto sicuro è necessario
però che la la lezione sia articolata in diverse fasi.

Riscaldamento.

Prima di iniziare a sferrare calci e pugni sul sacco è necessario riscaldare i
muscoli in modo da prevenire strappi e stiramenti.

Solitamente si inizia con qualche esercizio di stretching per poi aumentare
gradualmente l’intensità ed il ritmo del lavoro con gli esercizi di
riscaldamento.

Solitamente questa fase dura una decina di minuti.

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Work-out.

E’ il cuore della lezione, in cui si fa un lavoro di tipo aerobico ripetendo le
sequenze di colpi illustrate o chiamate dall’istruttore. La durata di questa
fase varia tra i 20 ed i 40 minuti a seconda del livello di allenamento della
classe e del tempo che l’istruttore decide di dedicare alle altre fasi. E’
fondamentale che gli ultimi minuti siano dedicati al defaticamento e che quindi
si rallenti gradualmente il ritmo.

Tonificazione muscolare.

Questa fase è opzionale e può essere inserita o meno a discrezione
dell’allenatore anche se di solito almeno una volta la settimana vengono fatti
esercizi per tonificare le gambe come gli squat, addominali e, soprattutto
quando la classe è prevalentemente femminile, anche esercizi per tonificare i
glutei.

Stretching.

Concluso il lavoro aerobico e muscolare bisogna sempre dedicare almeno una
decina di minuti a distendere e rilassare i muscoli… ed anche la mente. Lo
stretching infatti andrebbe fatto a luci spente e con una musica lenta e
rilassante in modo da completare il processo di scarico delle tensioni iniziato
durante il work-out.

I corsi: la frequenza.

Generalmente i corsi delle palestra prevedono una frequenza di 2-3 lezioni a
settimana, in linea di massima due allenamenti a settimana sono sufficienti,
anche se l’ideale, soprattutto per i soggetti di sesso maschile, sarebbe
integrare le lezioni di fitboxe con un allenamento specifico per il
potenziamento muscolare.

Controindicazioni: una disciplina adatta a tutti… o quasi.

Come ripetuto più volte la fitboxe è una disciplina perfetta sia per gli uomini
che per le donne, oltre che di genere non ci sono particolari limiti neanche per
quanto riguarda l’ età, la fitboxe infatti è adatta anche ai giovani ed in
versione soft anche ai meno giovani. Per tutti vale comunque la regola
fondamentale di iniziare gradualmente, scegliendo un corso che sia rispondente
ai propri livelli di allenamento.

La pratica della fitboxe non è invece indicata a chi ha problemi alle ginocchia,
alle spalle o ai legamenti, a chi soffre di scoliosi, di gravi patologie
cardiache ed alle donne in gravidanza.