CONTRATTURA MUSCOLARE… MEGLIO PREVENIRLA !!!

COS’E’ ?

Contrattura muscolare: contrazione involontaria, insistente e dolorosa di uno o più muscoli scheletrici. Il muscolo coinvolto si presenta rigido e
l’ipertonia delle fibre muscolari è apprezzabile al tatto.

La contrattura è di per sé un atto difensivo che insorge quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico. L’eccessivo carico innesca un meccanismo di difesa che porta il muscolo a contrarsi.

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Contrattura muscolare  :   Le cause predisponenti possono essere di natura meccanica e/o metabolica ma non sono state ancora definite con chiarezza.

Ciò che si sa è che sono in qualche modo
correlate ai seguenti fattori:
mancanza di riscaldamento generale e specifico
preparazione fisica non idonea
sollecitazioni eccessive, movimenti bruschi e violenti
problemi articolari, squilibri posturali e muscolari, mancanza di coordinazione
La contrattura è la meno grave tra le lesioni muscolari acute poiché non causa alcuna lesione anatomica alle fibre.

Ciò che si verifica è semplicemente un aumento involontario e permanente del loro tono.

I SINTOMI

Il soggetto colpito da una contrattura avverte un dolore modesto e diffuso lungo l’area muscolare interessata.
L’ipertonia viene percepita piuttosto chiaramente e l’atleta lamenta una mancanza di elasticità del muscolo durante i movimenti. La palpazione consente di apprezzare l’aumento involontario del tono muscolare e di evocare dolore soprattutto in alcuni punti (trigger point attivi).

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Il dolore è tollerabile e non impedisce il proseguimento dell’attività sportiva. Tuttavia per allontanare il rischio di complicazioni è bene
sospendere immediatamente l’allenamento o la competizione.

COSA FARE :

Anche in questo caso il riposo è la terapia più efficace. Per guarire da una contrattura normalmente sono sufficienti 3-7 giorni di stop,
che potrebbero diventare molti di più se non si rispettano i giusti tempi di recupero.
Inutile e controproducente continuare a svolgere le attività
sportive che evocano fastidio o dolore alla zona interessata.

Per accelerare il recupero sono utili tutte quelle attività che consentono di allungare la muscolatura e di favorire l’afflusso di sangue ai muscoli.

Una attività aerobica moderata abbinata a qualche esercizio di allungamento aiuta a distendere la muscolatura sia direttamente (stretching) che
indirettamente (iperemia locale).
L’ ideale sarebbe associare anche un massaggio decontratturante al termine dell’attività in modo da allentare le tensioni muscolari
ed ottenere benefici anche a livello antalgico.

Sottoporsi ad un trattamento con il TAPYNG KINESIOLOGICO, che lavorando in modo meccanico e senza ausilio di farmaci, da beneficio nell’area interessata senza causare le classiche problematiche dovute alle controindicazioni dei medicinali.

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Sicuramente utili, ma da utilizzare solo nei casi più gravi e sotto controllo medico, sono i farmaci antinfiammatori (FANS) e miorilassanti che
con la loro azione contribuiscono a distendere la muscolatura.
Tra le terapie fisiche utili per accelerare i tempi di recupero ricordiamo, l’elettroterapia, la ionoforesi e lo stretch and spray, massaggi sportivi (solo dopo il termine della fase infiammatoria).
Se la sintomatologia non scompare dopo 10 giorni di trattamento conservativo (riposo), è bene sottoporsi a visite specialistiche per accertarsi che
non vi siano lesioni muscolari ben più gravi o che il dolore non sia la conseguenza di un altro problema (sindrome miofasciale, squilibri
posturali, problemi articolari, ecc.).

CONTRATTURE E CRAMPI :

La sintomatologia della contrattura è simile a quella del crampo dalla quale differisce solo per alcuni aspetti:
per la causa di insorgenza che per i crampi è più legata a fattori energetici/metabolici
per i tempi di guarigione (molto più lunghi per la contrattura)
per il dolore avvertito (molto più violento in caso di crampi)
per le conseguenze sulla prestazione (mentre in caso di contrattura il soggetto riesce a riprendere l’attività senza particolari problemi in caso
di crampi l’interruzione è quasi inevitabile)
Spesso anche il confine tra contrattura e stiramento è sottile e può accadere che un semplice ipertono nasconda l’elongazione di alcune fibre
muscolari.

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PREVENIRE LA CONTRATTURA MUSCOLARE E’ MEGLIO CHE CURARE

La prevenzione delle contratture è rivolta all’eliminazione dei fattori
predisponenti e/o perpetuanti:

eseguire sempre un adeguato riscaldamento,

assicurarsi di essere nelle condizioni fisiche idonee per sostenere lo sforzo,

coprirsi adeguatamente nei mesi invernali e, se necessario, utilizzate pomate specifiche durante la fase di riscaldamento,

concedersi i giusti tempi di recupero e di rigenerazione,

cercare di correggere eventuali squilibri muscolari e/o articolari,

concedersi, periodicamente, massaggi specifici sulla muscolatura. In modo da mantenere una certa elasticità muscolare, garantire un costante flusso sanguigno in ogni fibra muscolare, eliminazione di tossine residue post allenamento, e l’eliminazione di ogni eventuale contrattura in fase iniziale.

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