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MASSAGGIO LOMI LOMI NUI (HAWAIANO) a FIRENZE

 

FABIO SCOTINI MASSAGGI SPECIALI FIRENZE

LOMI LOMI NUI FIRENZE

IL MASSAGGIO HAWAIANO LOMI LOMI NUI. E’ già da qualche anno che anche in Occidente è arrivata l’antica sapienza dei Kahuna, i maestri di quest’arte, che hanno diffuso la pratica del Lomi Lomi, in hawaiano, semplicemente “massaggio”, detto anche massaggio dell’anima o “loving hands massage”.

Lo scorrere ritmico e dolce delle onde dell’oceano; la naturale armonia di paradisi incontaminati; l’ipnotica sensualità della danza tradizionale, Hula; la grazia forte e ferma delle arti marziali locali, Lua: ogni cosa, alle Hawai, parla di sintonia tra corpo e spirito, energia e materia.

Non è certo una sorpresa scoprire che questo popolo così affascinante, così perfettamente in simbiosi con la natura e con ogni essere vivente, abbia fin dall’antichità elaborato una tecnica di massaggio teso proprio a portare relax, armonia, amore.

Amore è la parola chiave, sia dell’Aloha Spirit, sia del massaggio che alla filosofia Huna si ispira.La storiaIl Lomi Lomi Nui in passato era considerato quasi un rituale sacro, ed era sia una tecnica curativa, sia un rito che accompagnava fasi di passaggio nella vita.

Pur basato principalmente sui movimenti da eseguire, con ritmo e dolcezza, con mani e avambracci, poteva differire a seconda di chi lo praticasse. Infatti le tecniche si tramandavano di famiglia in famiglia, studiate e modificate dai Kahuna, i maestri, e quindi ogni nucleo poteva eseguire una variante leggermente diversa da quella di un’altra “scuola”.

Il massaggio esprimeva rispetto e amore per tutti gli esseri viventi, e sintonia con la creazione e lo spirito di Aloha.

Seguendo la credenza che nessuno potesse vivere felicemente in un corpo teso, i massaggiatori scioglievano le tensioni muscolari puntando anche a portare serenità all’anima, e accompagnando ogni seduta con canti e musica hawaiani.

È solo molto recentemente che i Kahuna hanno deciso di insegnare i loro segreti a un’ampia cerchia di accoliti, di fatto permettendo la diffusione del massaggio negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo.

Il Lomi Lomi viene spesso chiamato massaggio del cambiamento, perché permette di risollevarsi dal fondo per ritrovarsi in superficie, e mettersi così alla ricerca di una nuova collocazione e di nuove progettualità.

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Storia del massaggio

Storia del massaggio: il più antico e naturale sistema di cura

 

La parola massaggio sembra derivare dall’arabo “mass” o “mash” (frizionare, premere) o dal greco “masso” (impastare, maneggiare).

I benefici fisici e psicologici di questa pratica sono stati riconosciuti fin dall’antichità, tanto che si può senz’altro affermare che l’arte medica abbia avuto inizio proprio col massaggio.

Nel “Kong Fou”, testo cinese del 2698 a.C., vengono descritti esercizi fisici e vari tipi di massaggio, il cui scopo era il raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico.

Nel XVIII secolo a.C., nel testo sacro L’Ayur-Veda, Brahama raccomanda ai suoi discepoli il massaggio a scopo igienico.

Anche la letteratura medica di Egiziani, Persiani e Giapponesi contiene spesso riferimenti ai benefici effetti del massaggio. Basandosi su conoscenze limitate sulle funzioni del corpo, i primi medici erano tuttavia in grado di utilizzare il massaggio in modo efficace per la cura dell’affaticamento, delle malattie e dei traumi.

Ippocrate (406 a.C.) – medico greco padre della medicina moderna – descrisse “l’anatripsis”, letteralmente “frizione verso l’alto”, come pratica più efficace rispetto allo stesso movimento effettuato verso il basso sugli arti, dimostrando di aver intuito il meccanismo della circolazione linfatica e sanguinea dimostrato poi da Harvey all’inizio del XVII secolo d.C.. Nei suoi scritti, Ippocrate confermò le virtù del massaggio dedicando alla pratica massoterapica importanti osservazioni, anch’esse confermate molti secoli dopo la sua morte. Egli scriveva “i medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio” e, ancora, “Il rimedio è applicabile ai mali acuti come a quelli cronici e alle varie forme di debolezza, poiché queste cure hanno potere rinnovatore e rinvigoritore. Mi è spesso sembrato, mentre stavo così curando i miei pazienti, come se le mie mani avessero la singolare proprietà di estrarre i prodotti di rifiuto e le diverse impurità raccolte nelle parti malate”.

In Europa, per tutta la durata dell’Impero Romano, questa pratica è stata un elemento importante per la cura della salute, tanto da porre il “massista” sullo stesso piano del medico; e se ne parla molto nei documenti di tale periodo. Mentre in Oriente la tradizione del massaggio fu portata avanti, nei paesi occidentali il culto di questa pratica si interruppe durante il Medioevo, quando l’oscurantismo portò a disprezzare e rinnegare i bisogni del corpo e i piaceri della carne, concentrandosi esclusivamente sulla sfera spirituale (creando così una frattura nell’individuo); occorse quindi attendere il Rinascimento e il XVI secolo per assistere al ritorno del massaggio in ambito terapeutico (principalmente in Francia e nord Europa).Nel XX secolo, i grandi progressi compiuti dalla medicina convenzionale posero inizialmente in secondo piano le terapie tradizionali, che erano state praticate per secoli, così che la maggior parte della popolazione occidentale, abbagliata da ciò, fino a qualche decade fa, conosceva a stento il valore terapeutico del contatto umano.

Tuttavia attualmente il massaggio sta vivendo un momento di vigorosa rinascita, grazie a un forte bisogno di ritorno ai valori “naturali”, soprattutto come reazione alle condizioni di intenso stress e di abuso di farmaci imposti dall’attuale società. Oggi, la moderna ricerca scientifica ha definitivamente riconosciuto il massaggio come terapia efficace, definendone i meccanismi d’azione, le indicazioni e le controindicazioni cliniche. Non solo, le sempre più numerose e recenti scoperte sull’importanza di matrice extracellulare e sistema connettivo nell’intera fisiologia del corpo umano, stanno riportando coloro che sono in grado di agire profondamente su di essi (con tecniche di movimento e/o di massaggio), all’antico ruolo di primaria importanza nell’ambito della massoterapia.

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Controindicazioni e zone interdette al massaggio classico

 

Il massaggio può comportare, nei seguenti casi, l’accentuazione dei sintomi:traumi recenti (occorre aspettare riparazione tessuto),processi infiammatori acuti (di origine traumatica, infettiva o allergica),gravi flebopatie (flebiti o tromboflebiti),insufficienza cardiaca con edema agli arti inferiori (edema di natura secondaria),patologie del sistema nervoso centrale (SNC) a evoluzione spastica (in realtà più correttamente tale controindicazione è da riferirsi solo a talune manualità, in particolare a quelle che comportano un aumento del tono muscolare),gravi necrosi (per il pericolo di eccesso di eliminazione di sostanze proteiche),processi febbrili (per il pericolo di aumento della temperatura locale),neoplasie (per il supposto ma non dimostrato pericolo di diffusione linfatica delle metastasi),dermatiti o dermatosi (per il pericolo di irritazione, relativamente alle dermatiti e le dermatosi pruriginose, e di contagio, relativamente alle dermatiti infettive).

Di norma si definiscono zone interdette al massaggio (in quanto potrebbe risultare fastidioso o dannoso): tutte le salienze ossee (malleoli, cresta e piatto tibiale, rotula, grande trocantere del femore, cresta iliaca, apofisi spinosa delle vertebre, osso sacro, sterno, clavicola, scapola, gomito-olecrano) e i punti di affioramento di organi vascolari, nervosi e linfatici (cavo popliteo, cavo inguinale, cavo ascellare, cavo o fossa retro-claveolare), organi sessuali.Zone semi-interdette al massaggio, ovvero da massaggiare con particolare cautela, vengono invece considerate: la faccia antero-laterale del collo, la zona retro-auricolare, il solco tibiale e la zona anteriore del gomito.

RISCALDAMENTO MUSCOLARE prima dell’allenamento.

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Eseguire un buon riscaldamento, prima dell’attività sportiva, è fondamentale.

Durante il riscaldamento infatti, l’organismo si prepara per quello che sarà l’allenamento vero e proprio, richiamando sangue nei muscoli, lubrificando le articolazioni e rendendo più elastici muscoli e tendini.

Sarà più agevole compiere l’attività sportiva e si eviteranno strappi e stiramenti.

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La durata del riscaldamento non dovrebbe essere inferiore ai 15 minuti, e sarà costituito dall’esecuzione blanda e tranquilla di movimenti preparatori.

Oltre agli altri vantaggi enunciati, il riscaldamento consente al cuore di adattare ed incrementare la sua frequenza cardiaca in maniera graduale, sino a raggiungere quello che sarà il ritmo cardiaco in allenamento.

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Parimenti, conclusa la parte centrale dell’allenamento, prima di iniziare lo stretching, sarà opportuno eseguire esercizi a bassa intensità, finalizzati a riportare la frequenza cardiaca al suo ritmo fisiologico in maniera altrettanto graduale.

Tali operazioni divengono particolarmente importanti in quelle discipline che mantengono una costante accelerazione cardiaca, es. fondo, spinning, ecc.

Nel caso di gravosi impegni sportivi, tipici di competizioni o di discipline che stimolano in maniera predominante alcuni distretti corporei, ma anche prima di allenamenti specifici con i sovraccarichi, ad un riscaldamento generale faremo seguire un riscaldamento specifico, che interessi in modo particolare le aree muscolari ed articolari di interesse proprio della disciplina praticata.

Massaggio al viso.. benefici estetici e psicologici

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Massaggio facciale: antirughe e rilassante. Tutti i benefici per il viso.

Il massaggio facciale comporta molti benefici per il viso. Approfondiamone le proprietà antirughe, rilassanti, rassodanti  e le tecniche fai da te con cui realizzare tale pratica antichissima.   Storia e origine del massaggio facciale.   Già dal III secolo a.C, nell’antica Cina, i massaggi erano praticati allo scopo di guarire alcune malattie e come validissimo supporto per la cura estetica. Da allora la pratica del massaggio ha continuato ad interessare studiosi e saggi di ogni parte del mondo, generando oggi due filoni principali:  uno, che deriva da antiche filosofie orientali, secondo le quali attraverso   la stimolazione di determinate parti del corpo e del viso si libererebbe   l’energia che ogni uomo custodisce in sé;    l’altro, di stampo occidentale, sulla base di ricerche ed esperimenti,   ritiene che il massaggio stimoli la circolazione sanguigna e linfatica, con   tutte le conseguenze positive legate ad un miglioramento del sistema   circolatorio.    Oggi noi conosciamo l’importanza che i massaggi rivestono per la salute e la bellezza, anche se spesso, la maggiore concentrazione su parti del corpo come le gambe ed i glutei, ci porta a trascurare la cura del viso; eppure sono numerosissime le donne che arrivate alla mezza età ricorrono alla chirurgia e ad inezioni volte a tonificare e levigare il viso. Forse ci si accorge troppo tardi che la bellezza del viso è forse ancora più importante di quella del resto del corpo, considerato che è proprio con le espressioni del viso, con gli occhi e con il sorriso che ogni giorno comunichiamo con gli altri.   Il viso rappresenta il nostro biglietto da visita e una cura adeguata può aiutare a mantenerlo giovane e piacente, anche in età avanzata. Il massaggio facciale, unito alla giusta scelta di creme e lozioni, è un ottimo metodo per curare la salute e l’aspetto del volto.   I benefici del massaggio per la pelle del viso.

I benefici apportati dai massaggi facciali sono evidenti, siano questi interpretati in chiave spirituale o scientifica. La pelle del viso, massaggiata in modo costante e regolare per alcuni mesi, appare più liscia, luminosa e tonica, questo perché è realmente più in salute. Il massaggio riattiva la microcircolazione, rendendo la pelle più tonica, massaggiare la pelle del viso, con creme e lozioni, idrata la pelle evitando problemi legati alla secchezza. Inoltre il massaggio, soprattutto se effettuato con sostanze granulate, effettua anche una sorta di peeling, favorendo l’eliminazione di tossine e cellule morte, accumulate durante la giornata.   Effettuati in modo costante durante il corso della vita, i massaggi prevengono o quantomeno rallentano la formazione di rughe e la generale decadenza della pelle del volto, perché stimolano la produzione dell’elastina e del collagene, sostanza che donano elasticità alla pelle.   Oltre ad essere un ottimo rimedio preventivo contro l’invecchiamento della pelle, la pratica dei massaggi è utile per alleviare dolori e tensioni facciali e della testa, causati da posizioni errate tenute per lungo tempo o per la necessità di tenere la stessa posizione durante la giornata, ma anche per affaticamenti e tensioni muscolari dovute a nervosismo ed ansia. Quindi tossine, stress, dolori, ed invecchiamento possono essere alleviati dal massaggio facciale.

 

 

MASSAGGIO SVEDESE

MASSAGGIO SVEDESE A FIRENZE

Il massaggio svedese, attribuito ad uno svedese, è stato sviluppato da un Olandese ed è probabilmente il tipo di massaggio più famoso al mondo. In Svezia, è noto come ‘massaggio classico’ ed è parte integrante del concetto di benessere svedese.

Il massaggio svedese coinvolge gli aspetti psicofisici del benessere e prevede cinque tecniche: sfioramento, sfioramento profondo, impastamento, percussione ritmica, frizione e vibrazione.
massaggio muscolare profondoPresentazione del Massaggio Svedese (continua)

MASSAGGIO MAORI

Massaggio+Maori+Duilio+La+TegolaCome il massaggio aromaterapico, anche quello dei Maori riduce lo stress, le tensioni e la stanchezza. Inoltre migliora la circolazione. E favorisce l’eliminazione delle tossine: pregio che invece condivide con l’Ayurveda. Mentre quest’ultimo, però, ha una funzione prima di tutta preventiva, l’altro ha spiccate caratteristiche curative, che riguardano l’affaticamento cronico, i disturbi circolatori, i disturbi reumatici e articolari, i dolori cervicali, ma anche sinusite, rinite, allergie respiratorie. Placa l’ansia ed è ottimo per le donne adulte in quanto può risolvere gli squilibri mestruali e i problemi causati dalla menopausa e dà una mano nella battaglia al sovrappeso stimolando il metabolismo. Inoltre, ma non si tratta di un beneficio “ufficiale”, pare che il massaggio Maori sia un toccasana per l’autostima, un alleato contro le piccole, grandi paure quotidiane e uno stimolatore del … coraggio.
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MASSAGGIO RELAX a FIRENZE

MASSAGGIO RILASSANTE a FIRENZE

Fabio Scotini Massaggi Firenze

CENTRO MASSAGGI NEL CUORE DI FIRENZE

 

La principale finalità di questo massaggio è il recupero della percezione di se stessi. Il massaggiatore aiuta il paziente a rientrare nel proprio corpo, a reimparare a sentire il corpo nel tempo presente (qui e ora) che è il tempo del rilassamento, del rallentamento dei ritmi, del percepire finalmente sé stessi in ogni parte del corpo, in ogni muscolo, in ogni tessuto; riacquisendo la consapevolezza del proprio corpo.

Un massaggio ben fatto corrisponde a 4-5 ore di sonno profondo.
Il Massaggio Rilassante Antistress non è standardizzato ma si adatta alle necessità della persona in quella determinata seduta. È indagine atta a scoprire cosa fa bene alla persona in quel momento, condurla al rilassamento ed al recupero del benessere fisico e psichico. Il fine più importante del massaggio è dare consapevolezza. Nel massaggio la persona diviene consapevole delle proprie tensioni, dei propri limiti e delle proprie potenzialità di migliorare il proprio stato di salute coadiuvata dalle mani sapienti del Massaggiatore. È una occasione di crescita.

Grazie al massaggio il nostro organismo, se stimolato appropriatamente e in assenza di interferenze, produce in autonomia alcune sostanze curative di cui ha bisogno come analgesici, ansiolitici, endorfine che migliorano l’umore e lo stato di salute generale.

MASSAGGIO DRENANTE PROFONDO

Antiedematoso: favorisce infatti la circolazione linfatica, aumentandone la velocità di scorrimento, permettendo in questo modo la riduzione dell’edema, sia linfatico, sia di altra origine, come può avvenire nelle donne in gravidanza, dopo aver subito l’asportazione della vena safena, dopo l’esecuzione di procedure sclerosanti sulle varici o a seguito d’interventi di mastectomia.(continua)